SUSINO

lavori in corso

Ci sono oltre 6.000 cultivar di susino tra le 40 specie in Asia, Europa e America. Non sorprende pertanto che il famoso pomologo statunitense Hedrick abbia considerato che le susine “conferiscono una gamma di sapori, aromi, colori, forme e dimensioni, che gratificano i sensi e rendono i frutti desiderabili, come in nessun’altra specie da frutto”. Watkins (1976) ritiene che le susine occupino il ‘centro’ del genere Prunus a motivo della enorme diversità genetica, rispetto a qualsiasi altro sottogenere, oltre a costituire un ‘ponte’ tra i sottogeneri principali. Da questa grande diversità, solo due specie predominano nella moderna produzione commerciale: la susina esaploide, o prugna europea (Prunus domestica L.) e la susina diploide, o susina giapponese (P. salicina Lindl) e ibridi da essa derivati. La principale sfida per i breeders è l’uso delle altre specie di susino o affini per sviluppare nuove cultivar adatte a diversi ambienti e con frutti innovativi. Le susine europee e giapponesi, sebbene appartengano alo stesso gruppo tassonomico, sono colture molto distinte in termini genetici, domesticazione ed utilizzo: le prugne europee sono più adatte a zone temperate e continentali, mentre le susine giapponesi sono adatte ad aree tendenzialmente temperate-calde. Sono distinte anche dal punto di vista culturale e storico: le prugne europee sono più legate all’Europa mentre le susine giapponesi sono più diffuse in altre aree: di fatto i frutti sono commercializzati come prodotti distinti.

Cino-Giapponese (P. salicina)

work in progress

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Europeo (P. domestica)

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